La protesta contro la Russia e la sua guerra in Ucraina si sta diffondendo. Ora ha colpito gli streamer russi:inside.
L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha fatto sì che molte aziende smettessero di fare affari nello stato più grande della Terra per superficie. PayPal e Twitch si uniscono ora al boicottaggio internazionale, causando difficoltà finanziarie per gli streamer russi.
PayPal cessa le operazioni
Il servizio di pagamento online PayPal ha annunciato venerdì 5 marzo che avrebbe cessato le operazioni in Russia. La società statunitense ha fatto questo passo a causa dell’attacco russo in Ucraina e per inviare un segnale. L’obiettivo è quello di bloccare le rimesse straniere verso la Russia e quindi isolare il paese dai pagamenti internazionali.
Abbiamo ricevuto una lettera da @Dan_Schulman, CEO PayPal. Così ora è ufficiale: PayPal chiude i suoi servizi in Russia citando l’aggressione dell’Ucraina. Grazie @PayPal per il vostro sostegno! Spero che presto lo aprirai per 🇺🇦 pic.twitter.com/RaJxEMSLQe
– Mykhailo Fedorov (@FedorovMykhailo) March 5, 2022
Twitch non paga più
Il servizio di streaming Twitch ha anche messo in attesa i suoi rapporti commerciali con gli streamer russi per il momento, mettendoli in difficoltà finanziarie. Quando gli streamer non possono più ricevere soldi dai loro seguaci tramite PayPal e Twitch si rifiuta di collaborare con loro, molti perdono la loro unica fonte di reddito.
So PayPal ha smesso di funzionare in Russia oggi e Twitch non pagherà più gli streamer russi. Grazie mille per aver tagliato la mia unica fonte di reddito. Sono sicura che questo risolverà tutti i problemi del mondo.
– Lina 💙💛 (@Commander_Ivy) March 5, 2022
Uno studio del 2019 ha scoperto che circa il 61% degli streamer russi monetizza i propri contenuti. Il 96% di loro fa affidamento sulle donazioni per sostenere il proprio reddito. Inoltre, il 15% di loro usa anche il sistema di abbonamento di Twitch, mentre il 6% giura su un altro sistema di pagamento.