Humble Games è stata effettivamente chiusa, dicono i suoi ex dipendenti

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I dipendenti di Humble Games licenziati, parlando con Aftermath, hanno ribadito che la società è stata effettivamente chiusa, a prescindere da come viene formulata. “Nessuno di HG è sopravvissuto ai licenziamenti, né avrà nulla a che fare con il lancio dei giochi in futuro”, ha dichiarato un ex dipendente. Al loro posto è stato assunto The Powell Group, un’azienda di terze parti, per completare i loro compiti. I post sui social media di altri dipendenti fanno eco a questo sentimento. Chris Radley, che ha lasciato Humble Games nel 2022, ha scritto dei licenziamenti su LinkedIn: “Non credete al messaggio su misura scritto dalla casa madre… che sta cercando di mitigare le reazioni”.

La società madre di Humble Games dice che sta solo ristrutturando

Durante l’incontro con il personale per il licenziamento, che qualcuno ha registrato, il presidente di Tech & Shopping di Ziff Davis Steve Horowitz ha spiegato che la ristrutturazione di Humble Games è dovuta all’aumento dei costi e ai ritardi nelle pubblicazioni. I tentativi di vendere la società non hanno avuto successo. Per rimanere efficiente dal punto di vista dei costi, Ziff Davis si sta rivolgendo a terzi per gestire le uscite passate e future di Humble Games e fornire supporto agli sviluppatori.

Tuttavia, dato che l’intero staff è stato licenziato e i progetti dell’azienda sono ora gestiti da The Powell Group, rimane solo il nome Humble Games. Gli ex dipendenti negano l’affermazione che si tratti solo di una ristrutturazione e alcuni definiscono il discorso delle pubbliche relazioni un tentativo di salvare la faccia e di gettare benzina sul fuoco. Altri hanno messo in dubbio la comprensione da parte della casa madre dell’editoria videoludica e delle ragionevoli aspettative e tempistiche che ne derivano, in generale.

Ziff Davis è una società ben consolidata che si è fatta conoscere pubblicando riviste cartacee come Popular Aviation, Amazing Stories ed Electronics World. Alla fine, per qualche anno, è passata alla televisione e, in tempi relativamente più recenti, ha iniziato ad acquisire siti web per hobbisti. Oggi possiede una vasta gamma di proprietà, tra cui numerosi siti dedicati ai videogiochi come Rock Paper Shotgun, IGN, Eurogamer e HowLongToBeat.com.