Call of Duty: Black Ops 6 bandisce un gruppo di imbroglioni delle partite classificate

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Activision ha fornito un necessario aggiornamento su Call of Duty: Black Ops 6 Ranked Play, confermando che il suo programma anti-cheat Ricochet ha ora bandito oltre 19.000 cheater dal lancio della modalità. Call of Duty: Black Ops 6 Ranked Play è stato rilasciato il 21 novembre, appena una settimana dopo il lancio della Stagione 1, ma i giocatori si sono subito resi conto che la modalità competitiva era già infestata da cheater e hacker.

Lo sviluppatore di Call of Duty Treyarch Studios ha sviluppato la modalità Ranked Play della serie fin dai tempi di Vanguard del 2021, continuando a espanderla e a modificarla nel corso della serie Modern Warfare e ora con Black Ops 6. Mentre l’aggiornamento della Stagione 1 dell’ultimo titolo di Call of Duty è stato distribuito il 14 novembre, la modalità Ranked Play è arrivata solo una settimana dopo, il 21 novembre. Ancora una volta, questa modalità di gioco competitiva permetteva ai giocatori di mettere alla prova le proprie abilità contro i migliori, con le stesse regole della Call of Duty League, gareggiando per ottenere ricompense esclusive a ogni stagione. Sfortunatamente, il lancio non è stato accolto molto bene dai giocatori a causa dell’abbondanza di cheater.

Activision bandisce quasi 20.000 cheater di Black Ops 6

Dopo quasi un’intera settimana in cui i cheater si sono scatenati, il team anti-cheat di Call of Duty ha ora affrontato l’assalto degli hacker che hanno invaso le partite classificate di Black Ops 6. In una nuova dichiarazione sull’account Twitter di Call of Duty Updates, Activision ha confermato che sono stati emessi oltre 19.000 divieti per le partite classificate dal lancio della modalità all’inizio del mese. Lo studio ha inoltre dichiarato che sono in corso “controlli a tappeto ogni ora” per i cheater, oltre a miglioramenti ai sistemi di intelligenza artificiale con nuove ottimizzazioni del codice per accelerare l’applicazione dei nuovi divieti.

Sebbene sia la prima volta che Activision conferma il numero di divieti di accesso dal lancio della modalità, non è la prima volta che lo studio affronta il problema. Il 22 novembre, il Team Ricochet ha rilasciato una nuova dichiarazione riguardo alle partite classificate di Black Ops 6, affermando che stava “aggiustando le soglie esistenti” per le partite classificate, con un’azione più aggressiva nei confronti degli account sospetti. Il team ha anche dichiarato che sta accelerando le indagini sui replay per esaminare i giocatori sospetti, il che significa essenzialmente che gli imbroglioni dovrebbero essere banditi molto più rapidamente.

Il Team Ricochet sta chiaramente lavorando senza sosta per combattere gli imbroglioni del gioco, ma le prestazioni dell’anti-cheat di Call of Duty sono ben lontane da quelle promesse all’inizio dell’anno. A ottobre, Activision aveva dichiarato di voler bannare gli imbroglioni di Black Ops 6 entro un’ora dalla loro prima partita. Ma dato che i cheater continuano a dilagare sia in Black Ops 6 che in Warzone Ranked Play, è chiaro che c’è ancora molto lavoro da fare.