Warzone – Activision impone divieti hardware ai cheater

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Raven Software sta affrontando il problema del cheating in Call of Duty: Warzone con nuove ondate di divieti – i trasgressori recidivi stanno ora facendo piovere anche divieti hardware.

Il cheating è stato a lungo un problema serio nella Battle Royale Warzone. Ecco perché l’editore Activision e lo sviluppatore Raven Software hanno intensificato le misure contro gli imbroglioni dall’inizio dell’anno.

Le ultime ondate di divieti vanno avanti dalla fine di marzo e ora colpiscono non meno di 475.000 account Warzone che hanno presumibilmente barato nella battle royale dal rilascio di Warzone. Activision conferma ora che saranno imposti anche dei divieti hardware per i ripetuti imbrogli per venire finalmente a capo del problema.

Ban hardware per imbroglioni incorreggibili

Call of Duty: Warzone, essendo un gioco free-to-play, è particolarmente vulnerabile ai cheater e agli hacker. Raven Software può facilmente bandire certi account dopo aver infranto le regole, ma questo non ferma il vero imbroglione dietro l’account. Senza ulteriori indugi, la persona crea semplicemente un nuovo account – o quanti ne vuole – e può semplicemente passare avanti e indietro con facilità in caso di divieto.

Per questo motivo, Raven Software ha ora preso la prossima misura: non appena viene determinato che più account bannati per il cheating provengono dallo stesso dispositivo, il giocatore in questione deve ora aspettarsi un ban hardware. Perché per quanto sia facile creare un nuovo account in un gioco free-to-play – un nuovo dispositivo per giocare a Warzone non è semplicemente disponibile per la maggior parte delle persone.

Dal momento che questa misura può tagliare i giocatori fuori da Warzone completamente in caso di dubbio, Raven Software dice che si sta assicurando di usare i divieti hardware solo contro “i ripetuti e seriali imbroglioni”.

C’è finalmente una fine alle truffe?

Nel post sul blog, Raven Software sottolinea che ha una squadra che lavora tutto il giorno per controllare individualmente e bandire gli account. Da febbraio, sono state avviate sette ondate di divieti, compresa la più recente.

A meno che gli imbroglioni ripetutamente condannati non abbiano decine di PC o laptop su cui giocare oltre a decine di account Warzone, i divieti hardware potrebbero essere una vera svolta nella risoluzione del problema. In ogni caso, gli imbroglioni non scompariranno da un giorno all’altro e avranno sicuramente più assi nella manica per evitare la loro punizione.

Vi terremo aggiornati sugli ulteriori sviluppi del problema del cheating di Warzone.