Chiunque segua da anni Counter-Strike non può evitarlo: Finn “karrigan” Andersen è un fisso sulla scena – e all’IEM Katowice gioca per la sua personale soddisfazione.
“Ehi, sono io, lo stupido danese” – Sono le parole di un Karrigan sorridente quando lo incontriamo per un’intervista e chiediamo un saluto ai tifosi tedeschi.
Probabilmente non c’è quasi mai una scena che descriva meglio il leader del gioco dei Mousesports: Modesto, divertente ma di successo. All’Intel Extreme Masters di Katowice vuole scrivere la prossima storia di successo. Il finale sarà mostrato da ProSieben FUN il 1° marzo dalle 16.30 LIVE e ESCLUSIVO sulla televisione tedesca – magari con mouz nel ruolo di protagonista.
Quattro titoli – e presto la soddisfazione a Katowice?
Le cose stanno andando molto bene per lui e per la sua squadra. Quattro grandi titoli sono stati vinti negli ultimi mesi, l’ultimo dei quali l’ICE Challenge di Londra. In Polonia vuole fare il passo successivo – su un palco che conosce fin troppo bene.
Ha già raggiunto la finale lì due volte. Nel 2017 e nel 2018 ha perso in finale con il Clan FaZe. Nel 2016 ha perso con l’Astralis in semifinale.
karrigan hat LUL https://t.co/dVtDncNdtO pic.twitter.com/qLFiGZFLld
— CSGO-STATS.NET (@csgostatsNET) March 6, 2018
Ora lui e il suo attuale quintetto parteciperanno alla gara come numero uno al mondo (almeno secondo la classifica ESL).
Il cambiamento nella squadra attuale è avvenuto dopo un torneo in Asia: “In Cina (Asia Championship, ndr) eravamo 8:15 dietro a Tyloo e all’improvviso abbiamo vinto 19:16″. Da quel momento in poi ho capito che la squadra ora aveva la spinta della fiducia”, ci racconta il giocatore. Un gamechanger, perché da allora le cose sono andate in salita con i titoli citati.
Tempo comune con gob b
E’ stata una lunga strada per salire ai primi posti nel mondo. Alla fine degli anni 2000, ha iniziato a giocare il Counter-Strike 1.6. Nel 2010 anche il figlio di madre tedesca è finito al mouz di lingua tedesca, insieme a Fatih “gob b” Dayik. “Quelli erano bei tempi, siamo ancora buoni amici. Naturalmente ero un giocatore diverso all’epoca”, ricorda. Da qui il soprannome del “danese stupido”, una frase che Dayik usava per lanciare al suo compagno di squadra.
Hahaha, ja erst war ich der dumme Däne mit @gobelante, dann hat er mich alles gelernt und auf einmal war der Schlaue Däne.
— karrigan (@karriganCSGO) February 7, 2019
In CS:GO ha attraversato le stazioni di Fnatic e di nuovo i mousesport (e diversi altri brevi impegni) al Team SoloMid, il team di showcase danese intorno a dupreeh, Xyp9x e il giovane dispositivo.
All’epoca “non sapevano quanto sarebbe diventato grande il CS:GO”, riferisce il danese di origine tedesca. Così ha completato il suo master nel 2015 – anche su insistenza del padre.
Ma nel gennaio 2016, insieme ai colleghi del TSM, ha anche fondato l’organizzazione Astralis. I grandi titoli non sono riusciti a concretizzarsi, come a Katowice nello stesso anno era spesso l’ultima tappa delle semifinali. Così Coach Zonic lo ha messo in panchina.
Sette titoli e la panchina
Dopo di che è arrivato il cambio al Clan FaZe e questi due anni sono stati coronati dal successo: Vincitore della StarSeries Stagione 3 (2:1 contro gli Astralis), l’ESL One New York 2017 (3:0 contro il Team Liquid), l’ELEAGUE Premier 2017 (2:0 contro Astralis), ECS Stagione 4 (2:1 contro Mousesports), IEM Sydney 2018 (3:0 contro Astralis), EPICENTER 2018 (2:0 contro Na’Vi) e ESL One Belo Horizonte 2018 (3:2 contro Mousesports).
Nonostante i successi, il titolo Major non si concretizzò e il capitano della squadra dovette tornare in panchina. Giovane: Nikola “NiKo” Kovac voleva il ruolo di annunciatore e l’ha ottenuto. Dopo lo smistamento il danese ha perso l’IEM 2019 in Polonia.
Vecchia nuova casa con un obiettivo chiaro
Karrigan ha ora trovato la sua vecchia nuova casa con l’organizzazione tedesca Mouseports. Con una giovane e scatenata squadra di giocatori internazionali e il veterano Chris “ChrisJ” de Jong.
Con questa squadra a Katowice, il 29enne punta sicuramente a qualcosa di più di un buon risultato: “L’obiettivo è uno solo: diventare la migliore squadra del mondo.
E secondo la loro stessa dichiarazione, questo è possibile con il trofeo in Polonia. Per porre fine alla maledizione e così il “danese stupido” può anche tifare per i tifosi tedeschi sotto la pioggia di coriandoli.
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IEM Katowice 2020 – Megathread