Bungie ha vinto un’importante causa contro AimJunkies, segnando così un altro avvertimento per i venditori di cheat di Destiny 2. Il produttore di videogiochi ha citato in giudizio i quattro uomini dietro il sito web, che secondo l’azienda stavano danneggiando la base di giocatori di Destiny 2 vendendo trucchi. Non solo lo studio di Washington aveva ricevuto migliaia di reclami da parte dei giocatori riguardo ai cheat, ma Bungie aveva anche speso milioni di dollari in strategie anti-cheat.
Bungie ha intentato la prima causa contro AimJunkies nel 2021 e lo sviluppatore ha rivendicato la violazione del copyright e del marchio. Il sito di cheat ha sostenuto che il suo software era frutto del proprio lavoro e quindi non violava i diritti di Bungie. Alcune delle rivendicazioni dello studio di videogiochi sono state respinte nell’aprile 2022, con il giudice che ha dichiarato che Bungie non è riuscita a dimostrare le violazioni del copyright. Altre richieste sono state inviate all’arbitrato e, secondo quanto riferito, lo sviluppatore di Destiny 2 ha ottenuto 4,3 milioni di dollari di danni e altri costi nel febbraio 2023.
Lo sviluppatore del gioco, tuttavia, non ha finito qui. Bungie ha intentato una causa anche per i ricavi che AimJunkies aveva ottenuto vendendo i suoi cheat di Destiny 2 e il caso è stato sottoposto a una giuria il 20 maggio 2024. Dopo pochi giorni, la giuria ha assegnato a Bungie 63.210 dollari, mentre i quattro imputati nominati devono circa 11.000 dollari ciascuno e la società co-fondatrice di AimJunkies, Phoenix Digital, deve altri 20.000 dollari.
Breaking: Bungie ha vinto la causa contro Aimjunkies/Phoenix Digital. Solo cinque cifre di danni, dato che erano in gioco solo i ricavi dei cheat.
La giuria si è schierata con Bungie. Respinta la controdenuncia di Aimjunkies secondo cui Bungie sarebbe entrata illegalmente in uno dei loro computer https://t.co/dx3KKsFzYy
– Stephen Totilo (@stephentotilo) 24 maggio 2024
La vittoria di Bungie nella causa sui venditori di cheat di Destiny 2 è potenzialmente significativa
Il verdetto in questa causa su Destiny 2 è significativo in parte perché, come sottolinea Stephen Totilo, segna uno dei primi casi in cui un caso di truffa di gioco viene sottoposto a una giuria. Significa anche che una giuria ha deciso che gli hack e i cheat dei videogiochi come quelli venduti da AimJunkies sono violazioni del copyright, una posizione che è stata discussa dagli sviluppatori e dai venditori di cheat per anni. Phoenix Digital/AimJunkies, da parte sua, ha dichiarato che chiederà l’archiviazione della decisione della giuria e che, in caso contrario, presenterà appello.
Questa, naturalmente, non è l’unica volta che Bungie ha affrontato i venditori di cheat. Nel 2021, la società ha intentato una causa insieme a Ubisoft contro il produttore di truffe Ring-1, che è stata risolta in via extragiudiziale nel 2022 per 300.000 dollari. Solo un anno fa, nel maggio 2023, Bungie ha vinto una causa contro due venditori di trucchi di Destiny 2, Kunal Bansal di LaviCheats e Mihai Claudiu-Florentin di VeteranCheats. A Bungie sono stati riconosciuti 6,7 milioni di dollari di danni e spese per il primo caso e 12 milioni di dollari per il secondo.