Death Stranding 2 ha un modo unico di far affrontare i boss ai giocatori

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Il regista di Death Stranding 2: On the Beach, Hideo Kojima, ha rivelato una nuova meccanica di combattimento contro i boss che sarà presente nell’attesissimo gioco open-world. Secondo l’iconico autore di videogiochi, i giocatori che troveranno i combattimenti contro i boss di Death Stranding 2: On the Beach troppo impegnativi avranno la possibilità di saltarli senza sacrificare alcun colpo di scena.

I giochi di Kojima hanno spesso presentato alcune delle battaglie con i boss più iconiche, come Psycho Mantis e REX in Metal Gear Solid, The Boss in Metal Gear Solid 3, Higgs in Death Stranding e molti altri. Grazie al modo in cui queste battaglie con i boss combinano un gameplay ad alto rischio con un profondo significato narrativo, i fan di Kojima le tengono in grande considerazione. Per Death Stranding 2: On the Beach, però, Kojima sembra stia ripensando il concetto di scontri con i boss, almeno per i giocatori che vogliono questa opzione.

In un recente episodio della trasmissione radiofonica Koji Pro, Kojima ha rivelato che Death Stranding 2: On the Beach introdurrà una funzione unica che permetterà ai giocatori di saltare completamente gli scontri con i boss e di apprendere comunque tutto ciò che devono sapere. Ha spiegato che se i giocatori perdono un combattimento contro un boss in Death Stranding 2: On the Beach, avranno la possibilità di riprovare o di saltare del tutto l’incontro. Se si sceglie quest’ultima opzione, ai giocatori di Death Stranding 2: On the Beach verrà mostrato una sorta di “visual novel” che li guiderà attraverso la narrazione e le conseguenze del combattimento.

La funzione di salto della lotta contro il boss di Death Stranding 2 potrebbe essere un vantaggio per l’accessibilità

In questo modo si garantisce che non vengano perse nozioni, dialoghi o elementi fondamentali della trama, ma solo il gameplay del combattimento con il boss stesso. È una soluzione nuova per i giocatori che preferiscono la narrazione ai combattimenti ad alta pressione e offre una via d’uscita senza penalizzare coloro che potrebbero non essere così abili o coloro che hanno esigenze di accessibilità. Tuttavia, alcuni hanno sostenuto che questa caratteristica di Death Stranding 2: On the Beach è indicativa di una tendenza più ampia verso il “tenersi per mano” nei giochi moderni, dove la difficoltà è spesso vista come estranea. Altri, invece, hanno ritenuto la caratteristica inclusiva, soprattutto per i giocatori che hanno difficoltà con gli scenari di combattimento basati sui riflessi o intensi.

Durante questa trasmissione radiofonica, Kojima ha anche confermato che Death Stranding 2: On the Beach è ora “completo al 95%”, il che è un segnale positivo in vista del lancio del gioco il 26 giugno. L’entusiasmo per l’imminente gioco di Kojima è alle stelle tra i fan, che non vedono l’ora di vedere quanta più libertà creativa il regista ha scatenato in Death Stranding 2: On the Beach. Oltre alla meccanica di salto del boss, dovrebbe essere interessante vedere quali altre caratteristiche innovative Death Stranding 2: On the Beach incorporerà.