Il tema della morte di George Floyd non si ferma al mondo di eSports. Ora, un dipendente di Riot Games si è tolto il cappello per Riot Games a causa di un post di Facebook di cattivo gusto
Ron Johnson ha assunto la posizione di Global Head of Consumer Products all’interno di Riot Games lo scorso dicembre. Ma anche ora, come riferisce ESPN, questo è il capolinea. Ma cosa era successo?
Il 25 maggio 2020, l’afroamericano George Floyd è stato brutalmente immobilizzato a terra dalla polizia di Minneapolis; uno degli agenti ha tenuto il ginocchio sul retro del collo di Floyd per diversi minuti, anche dopo aver gridato più volte di non poter respirare.
Poco tempo dopo, l’americano morì a causa degli abusi in un ospedale locale. Nelle ore, nei giorni e nelle settimane successive, ci sono state manifestazioni contro la violenza della polizia negli Stati Uniti e il razzismo ancora diretto e indiretto contro la popolazione nera.
Gli agenti di polizia sono vittime dei media
In un ufficio postale, Johnson ha ora attaccato la vittima al posto dei colpevoli, difendendo anche indirettamente l’approccio dei poliziotti e vede in Floyd uno strumento della stampa e della sinistra che trasfigura l’afroamericano in un martire.
Nel suo post, Floyd elenca i crimini individuali di Floyd e sostiene di essere stato sotto metanfetamina al momento della sua morte e che avrebbe potuto causare la morte di una persona se fosse salito in macchina e se ne fosse andato.
Ron Johnson, Riot's Global Head of Consumer Product, really posted this garbage on Facebook. pic.twitter.com/mPMKnp4wfT
— Spideraxe (@Spideraxe30) June 10, 2020
Poco tempo dopo, Riot Games ha iniziato una propria indagine interna su Johnson. Ma prima che la task force istituita a questo scopo potesse giungere a una conclusione, Johnson si è dimesso, cosa che è stata comunicata al personale in una nota interna.
Nel memorandum per i dipendenti, il CEO di Riot Nicolo Laurent ha scritto che ogni dipendente dell’azienda era libero di avere la propria opinione politica. Nel caso di Johnson, tuttavia, la sua dichiarazione ha portato ad insulti da parte di molti altri dipendenti ed è completamente contraria alla comprensione generale dell’azienda sulla necessità di esprimersi contro il razzismo e l’ingiustizia.
Lo sviluppatore di giochi come League of Legends, Valorant e Legends of Runeterra ha annunciato che donerà 1 milione di dollari ad aree che Riot Games è fiducioso che aiuterà le persone e migliorerà la loro vita.