Il creatore di Dragon Age è convinto che le storie scritte dall’intelligenza artificiale non funzioneranno mai nei giochi

0
216

Il creatore di Dragon Age è convinto: le storie scritte dall’intelligenza artificiale non funzioneranno mai nei giochi

La storia e il mondo di Dragon Age nascono dalla sua penna: David Gaider è un veterano dello sviluppo di videogiochi. A quanto pare, però, non è affatto convinto delle storie generate dall’IA.Gaider ha reagito con un tweet a un articolo di (Guardian).Ha sollevato la questione se l’IA possa scrivere personaggi di videogiochi superintelligenti. Secondo lui, anche BioWare sta studiando la questione.

Ogni volta, il team ha creduto collettivamente e dal profondo che fosse possibile. Che fosse raggiungibile. E ogni volta abbiamo scoperto che, anche se le istruzioni procedurali erano state scritte da mani umane, una volta assemblate il risultato finale era… insulso. Senza anima.

Secondo lui, il problema sta alla base del contenuto procedurale. Viene creato qualcosa che ha solo la forma di una quest.Il risultato finale non è migliore della tipicaPortami 20 teste di insetto quest degli MMO.

Con le IA testuali come ChatGPT, naturalmente, l’idea di contenuti generati dal computer è diventata ancora più allettante e la tecnologia è in continua evoluzione. A questo proposito, Gaider commenta come segue:

Se mai arriveremo al punto in cui un’IA potrà sostituire con successo l’intuizione e l’anima umana, allora fare giochi sarà l’ultimo dei nostri problemi, ok?

Nonostante questo, però, è sicuro che molti studi si impegneranno a fondo e alla fine falliranno. Aspettatevi di vederlo, dice Gaider. È troppo allettante per non farlo. Soprattutto negli MMO e in giochi simili, dove si ritiene che i giocatori non siano comunque lì per una storia profonda. Un sacco di sforzi andrebbero sprecati.

Come la vedi? Pensate che le IA saranno in grado di scrivere storie avvincenti per i videogiochi nel prossimo futuro o avete una visione simile a quella di David Gaider? Scriveteci nei commenti