La beta di Call of Duty: Black Ops 6 è già piena di imbroglioni

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La beta di Call of Duty: Black Ops 6, attiva da poco più di un giorno, sta già affrontando un problema significativo: i cheater si sono infiltrati nelle lobby del gioco. I giocatori di Black Ops 6 hanno ricevuto segnalazioni di hacker che hanno compromesso le prime esperienze di quello che dovrebbe essere un banco di prova per il titolo in arrivo.

Gli imbrogli sono stati un problema persistente nel franchise di Call of Duty, con gli hacker che sono sempre riusciti a eludere i continui sforzi degli sviluppatori per risolvere il problema. La più recente ondata di imbrogli ha coinciso con l’uscita di Modern Warfare 3 su Xbox Game Pass. In risposta, il franchise ha attuato una serie di misure decisive, tra cui l’interdizione di oltre 65.000 account per cancellare le classifiche di gioco, l’individuazione di app per lobby-scraping e l’introduzione di aggiornamenti significativi al sistema anti-cheat RICOCHET per migliorarne l’efficacia.

La beta di Call of Duty: Black Ops 6 è stata lanciata il 30 agosto, offrendo ai clienti che hanno effettuato il pre-ordine una prima opportunità di provare il gioco prima dell’uscita ufficiale del 25 ottobre. Tuttavia, come la beta di Modern Warfare 3 dell’anno scorso, anche questa beta è stata vittima di numerosi imbrogli. A poche ore dall’uscita, sui social media sono iniziati a circolare filmati che mostrano l’utilizzo di wall hack, aimbot e altri exploit da parte di bari. Una clip, condivisa da ModernWarzone, ha attirato l’attenzione, mostrando un cheater che uccide senza sforzo altri giocatori, sottolineando le continue difficoltà nel limitare gli imbrogli all’interno del franchise.

Reazioni dei giocatori agli imbrogli nella Beta di Black Ops 6

I giocatori hanno reagito agli imbrogli nella beta di Black Ops 6 con un misto di frustrazione e delusione. Uno ha espresso sorpresa per il fatto che gli altri siano rimasti scioccati dagli imbrogli, vista la loro persistenza nella serie. Un altro ha stimato che una porzione significativa di giocatori, circa uno su cinque, utilizzava hack come i wall-hack. Molti hanno condiviso i loro incontri con i bari, notando che in quasi ogni partita c’era almeno un giocatore sospetto. Inoltre, alcuni hanno espresso preoccupazioni in merito al crossplay con i giocatori PC, suggerendo che limitare il crossplay alle sole partite per console potrebbe alleviare alcuni dei problemi di cheating.

Vale anche la pena di notare che un post di Call of Dutyblog ha sottolineato che la beta di Black Ops 6 è un periodo chiave per testare le funzioni anti-cheat. Il post riconosce che la lotta agli imbrogli è in corso e sottolinea che il TeamRICOCHET sta lavorando attivamente per migliorare i propri sistemi. Ha sottolineato che la beta aiuta a monitorare e perfezionare queste misure, mentre il sistema anti-cheat completo di Call of Duty RICOCHET sarà pienamente operativo entro il lancio ufficiale del gioco.