La serie Doom ha un’eredità duratura nel mondo dei videogiochi: il primo gioco ha rivoluzionato gli sparatutto in prima persona negli anni ’90 e ha stabilito molti dei tropi per cui i giocatori conoscono oggi il genere con il suo design dei livelli e il ciclo di gioco. La popolarità duratura della serie è probabilmente dovuta non solo al suo gameplay frenetico, ma anche alla distinta colonna sonora ispirata all’heavy metal, che è diventata un’icona tra i giocatori e gli appassionati di cultura pop in generale.
Il compositore del reboot di Doom di Bethesda del 2016, Mick Gordon, ha recentemente reso ancora più evidente la popolarità della serie dopo aver condiviso un tweet in cui rivelava che la sua canzone “BFG Division”, tratta dal gioco, aveva superato i 100 milioni di streaming su Spotify. Il post consisteva in un banner che annunciava il numero di stream del brano sul servizio, con una serie di emoji che sembravano celebrare l’alto numero.
I numeri di streaming del brano di Doom 2016 dimostrano l’eredità duratura della serie
– Mick Gordon (@Mick_Gordon) January 6, 2025
Il lavoro di Gordon su Doom comprende molti dei brani più iconici del gioco, molti dei quali sono brani heavy metal distinti, pensati per accompagnare il gioco d’azione frenetico che viene presentato ai fan. Gordon è tornato anche a comporre le musiche di Doom Eternal qualche anno dopo, aggiungendo altro al suo repertorio di musiche ispirate al metal che sono diventate un punto fermo della serie.
In realtà, la carriera di Gordon come compositore ha attraversato numerosi franchise di sparatutto in prima persona, compresi altri titoli pubblicati sotto Bethesda, come Wolfenstein 2: The New Colossus, che proviene dallo stesso sviluppatore, id Software. Tuttavia, il suo lavoro si è esteso anche al di fuori di Bethesda: alcuni dei suoi brani sono apparsi nella colonna sonora di Borderlands 3 per Gearbox e 2K, oltre che in vari altri progetti.
Nonostante la natura iconica del suo lavoro sul franchise di Doom, Gordon non tornerà a comporre i brani del prossimo Doom: The Dark Ages dopo l’esperienza del precedente sequel. Secondo Gordon, il suo lavoro su Doom Eternal è stato ostacolato dalle linee guida aziendali e da problemi interni di sviluppo, che lo hanno portato a ritenere che non fosse all’altezza del suo lavoro abituale e lo hanno indotto a rinunciare a tornare per il sequel.