La situazione in Ubisoft continua ad aggravarsi: ora si profila anche un grande sciopero

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Dopo ulteriori tensioni e richieste da parte di Ubisoft, il sindacato francese invita nuovamente i dipendenti a scioperare

Sono passati solo pochi mesi da quando i dipendenti di tre studi Ubisoft di lingua francese sono scesi in piazza per scioperare per ottenere migliori condizioni di lavoro e una retribuzione equa

Le trattative tra il sindacato STJV (Syndicat des Travailleurs et Travailleuses du Jeu Vidéo) e Ubisoft, in qualità di datore di lavoro, si erano già interrotte. Di recente le tensioni sono tornate a salire,che ora sembrano sfociare in uno sciopero

Ubisoft vuole che i dipendenti tornino in ufficio, nonostante il fallimento delle trattative

Secondo quanto riportato da STJV, la direzione di Ubisoft ha annunciato che tutti i dipendenti dovranno essere in ufficio tre giorni a settimana dopo che le trattative sulla condivisione degli utili sono nuovamente fallite. Secondo il sindacato, questa decisione è stata presa senza alcuna giustificazione o consultazione con i rappresentanti dei dipendenti.

Dopo più di cinque anni di lavoro efficiente nell’attuale contesto di lavoro a distanza, molti dei nostri colleghi hanno costruito o ricostruito la loro vita (vita familiare, casa, genitorialità, ecc.) e non possono tornare alle condizioni di lavoro precedenti. Il nostro datore di lavoro ne è ben consapevole.

La conseguenza della sua decisione sarà la perdita del posto di lavoro dei nostri colleghi, la disorganizzazione di molti progetti di gioco e il drastico aumento dei rischi psicosociali per coloro che restano.

Similmente alle trattative precedenti, le proposte di Ubisofterano inaccettabili, l’organizzazione delle trattativedisastrosae le proposte dei rappresentanti dei lavoratori non sono state accettate.

Ubisoft sciopera in Francia

I lavoratori dovrebbero ora esprimere la loro insoddisfazione con un grande sciopero. STJV invita tutti i dipendenti di Ubisoft in Francia a scioperare il 15, 16 e 17 ottobre

Chiedono, tra l’altro, un accordo formale sul lavoro a distanza, raggiunto con trattative corrette, e un aumento di tutti gli stipendi,per compensare il declino del [loro] tenore di vita negli ultimi anni

Ubisoft non ha ancora commentato la situazione attuale.

L’industria dei videogiochi ha già attraversato un periodo difficile l’anno scorso.Un’ondata di licenziamenti dopo l’altra è costata il posto a migliaia di dipendenti. Ma questa tendenza è continuata anche quest’anno. Studi come Piranha-Bytes sono stati chiusi e giochi promettenti sono stati cancellati.

Nel riquadro potete trovare maggiori informazioni sulla situazione attuale di Ubisoft. Vi abbiamo anche linkato l’ultimo episodio del podcast DevPlay, in cui uno sviluppatore rivela dove vanno effettivamente a finire i soldi delle vendite dei giochi.