Già nel 2020, il CEO di T1 si è espresso chiaramente a nome dell’organizzazione contro i commenti di odio e le agitazioni su Internet. Tuttavia, la superstar di League of Legends, “Faker”, è sempre il bersaglio di attacchi d’odio. Ora, sia il professionista che l’organizzazione stanno ricorrendo a misure più severe contro i tifosi tossici.
Il 19 luglio, il team legale di Faker ha avviato diverse cause penali contro coloro che hanno ripetutamente diffuso minacce violente e commenti di odio.
Cosa è successo?
APEX Law LLC, per conto di @faker in qualità di membro di @T1LoL ha presentato un caso contro i comenti negativi nei confronti di Faker ai sensi dell’articolo 311 della legge penale il 19 luglio, alle 15:10 KST pic. twitter.com/h35q5cX0aM
– Ashley Kang (@AshleyKang) 19 luglio 2022
La dichiarazione ufficiale dell’ufficio legale dice, secondo InvenGlobal, che è stato un gruppo più piccolo a inviare commenti ripetuti e sempre più cattivi al giocatore numero 1 Faker. Tuttavia, i portavoce non vogliono fornire un’indicazione precisa del numero di procedimenti avviati. Inoltre non rivelano alcuna informazione sul contenuto dei messaggi, in quanto potrebbe rivelare troppo sull’identità degli accusati.
Se il tribunale dovesse dare ragione a Faker, i colpevoli dovranno pagare una multa tra i 750 e i 1.500 euro. Tuttavia, in singoli casi più gravi, secondo l’ufficio legale, la sentenza potrebbe anche portare alla detenzione.
In risposta all’annuncio del procedimento penale, un gruppo anti-fake ha già inviato le proprie scuse a Orga. Non è noto come verranno intraprese ulteriori azioni in questo caso specifico.
In generale, è un grande passo per un’organizzazione sportiva intraprendere un’azione legale contro questo tipo di comportamento. Online, e soprattutto nel settore dei giochi, il comportamento tossico è quasi la norma. Ma è proprio questo che Faker e T1 vogliono combattere con la loro iniziativa. T1 vuole continuare a proteggere i suoi giocatori e la comunità e stabilire una “sana cultura degli Esports”.